
O GESÙ D'AMORE ACCESO
Di Valentina Diana
Con Toni Mazzara
Disegno luci e suoni Nicola Rosboch
Scene Marco Ferrero - Giovanni Ferrero
Foto di scena Stefano Roggero
Video di scena Fabio Melotti
Voice off Tom
Grazie a Marco Del Sordo
Ideazione e regia Maurizio Bàbuin
Fascia d’età: a partire da 14 anni
"O Gesù d'amore acceso non t'avessi mai offeso. O mio caro e buon Gesù, con la Tua Santa Grazia non ti voglio offendere mai più, né mai più disgustarti perché ti amo sopra ogni cosa. Gesù mio misericordia, perdonami! ".
E’ questa una breve preghiera che i bambini recitano, dopo il sacramento della Confessione, per chiedere perdono dei peccati commessi.
È anche la litania che recita il personaggio protagonista mentre processa se’ medesimo con buone probabilità di assolversi. Pubblico ministero e nel contempo avvocato difensore.
Padre X, parla ai suoi fedeli affrontando una strana omelia - reale, onirica, come vi piace - durante la quale celebrando la parola di Dio disvela ai presenti le proprie debolezze terrene. Celebra Dio celebra se stesso o ciò che vede riflesso nello specchio di chi lo ascolta e lo osserva in religioso silenzio.
Attraverso il Vangelo di Matteo - "...la lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso... " - Padre X esorta i fedeli a mondarlo dalla colpa. Tra loro c'è qualcuno che, più di ogni altro, avrebbe diritto e forse anche il dovere di scagliare su di lui la prima pietra.
Lo farà?
Appunti su Padre X
Padre X è sfuggente, non si fa conoscere non si fa agguantare. Scivola via. Se lo raggiungi si trasforma, da carnefice in benefattore, usa le parole per raccontare se stesso come vittima, sacrificato. Usa tutto: usa la seduzione per confondere, usa Gesù per credere ed essere creduto, usa dio come un sapone per lavarsi via le incrostazioni. Si mostra sicuro, si traveste da buono che ama il prossimo suo. Dentro ha un vuoto, un buio melmoso e una grande confusione. Si consola coi pasticcini. Mangia dolci per addomesticare il disgusto di sé. Per essere accettabile per potersi guardare deve trasformarsi in un golosone bonario e innocuo. La sua vita consiste in questa altalena tra la brutalità e il controllo, tra verità e menzogna. Le belve affamate che cerca di domare, generano in lui tigri ancora più affamate, ancora più indomabili. Padre X è irrimediabile.
Valentina Diana
Secondo episodio del progetto di trilogia Indagare il male
IO//ODIO
O Gesù d'amore acceso
Seisolomia
Il progetto di Santibriganti Teatro, è nato da alcune riflessioni sulle devianze protocriminali e loro sviluppi, sorgenti spesso in età adolescenziale. L’intento è appunto indagare la nascita e lo sviluppo del male, che è soprattutto maschio, perché è spropositato il divario: per una donna che si macchia, ci sono cento uomini che delinquono, feriscono, violentano, uccidono, disprezzano; considerando i fatti, più o meno gravi di cui si viene a conoscenza e quelli assai più numerosi che restano sconosciuti. L’obiettivo è sviluppare una riflessione, particolarmente forte, che si incentri su categorie e loro derive tristemente protagoniste della nostra contemporaneità.