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D'AMORE O DI CANNIBALISMO

Direzione di Mauro Piombo
​con Marco Bandiera, Marita Fossat, Carmine Paraggio e Stefano Palazzo
Testo di Camilla Bassetti
Elemento scenografico di Ezio Fossat
Costumi di Michela Maffongelli
Scultura di scena di Siyana Mihova
Voce di uomo di Marcello Gobbi
Tecnico audio-luci Fabio Pallini

Produzione Santibriganti Teatro 
Organizzazione Marco Bandiera

Un massacro in diretta.
Una conduttrice di un Reality Show, il Massacro Live Show
Tre concorrenti. Cuori da desiderare, assaporare e conquistare.
D’amore o di Cannibalismo è una macabra riflessione, su come dissezionare l’amore, che
sia parola, sentimento, azione, volontà o parolaccia.
Cosa siamo disposti a fare, quando entrano in gioco i sentimenti?
Uno spettacolo teatrale con quattro giovani attori e al centro il tema più antico: la fame
d’amore.
Tre fratelli, una giovane donna e una fame vorace perché questo è l’amore: una feroce
morsa allo stomaco che qualcuno soddisfa con ingordigia, altri si riempiono per
ghiottoneria, ma per altri ancora come per la protagonista gli appetiti parlano e le voci
delle viscere sono difficili da saziare.
Spettacolo adatto prima e dopo i pasti!

NOTE DI REGIA
La competizione, frivola ma straziante, per la ricerca dell'amore: "l'Amore Vero", così recita lo
slogan di un reality, il Massacro Live Show.
Lo spettacolo è disegnato sul format di un reality show : i concorrenti devono affrontare una serie di
prove sotto la conduzione della show girl, assieme presentatrice e il premio da conquistare.
I concorrenti si espongono al martirio, lacerante tra essere e vincere.
Tre giovani fratelli, nascosti nel format per trovarsi, ri-trovarsi.
E’  l'ultima puntata di uno show che fa impazzire gli spettatori tv, un reality in cui i concorrenti sono
alla berlina della showgirl e della loro stessa finzione.
La presentatrice nasconde una voce, ossessiva, ricorrente, una presenza. 
Una maschera, una metafora appunto su l'essere, su l'apparire, sul bisogno di vincere (essere
vincenti), di affermarsi.
Sbranarsi.


Ringraziamenti
Agli occhi di Tommasina Giuliasi, fotografa-grafica che ha curato la parte visiva del progetto e la campagna di
crowdfunding
Alla danzatrice Giulia Genazzini per l’aiuto.
Grati a Santibrigranti Teatro (To) per aver accolto la produzione, ad Abraxa Teatro (RM) l’ospitalità nel suo spazio
a Roma
Uno speciale ringraziamento al Sig Franco Zo per lo speciale contributo

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